
Oggi 4 maggio, Giorno della Dignità Nazionale in Nicaragua, data in cui nel 1927 il generale Augusto C. Sandino, con atteggiamento patriottico, eroico e dignitoso, si rifiutò di firmare il Patto di Espino Negro, opponendosi all’intervento nordamericano in Nicaragua, dal CES RPS abbiamo lanciato la Campagna Internazionale Il Nicaragua va rispettato! . Il debito degli Stati Uniti nei confronti del Nicaragua.
Gli obiettivi della campagna sono:
• Richiediamo il rispetto della sentenza della Corte internazionale di giustizia (CIG) del 1986, denunciamo lo storico e continuo intervento degli Stati Uniti in Nicaragua, chiediamo riparazioni per i danni economici e umani e chiediamo la fine delle sanzioni unilaterali.
• Vi invitiamo a firmare questo manifesto. Per farlo mettiamo a disposizione il modulo sottostante oppure l’email nicaraguaserespeta@ces-rps.com . Insieme possiamo far nostra questa denuncia e fare pressione affinché la sentenza venga applicata. Ogni firma, ogni voce, ogni azione contano.
Introduzione
In un mondo in cui il rispetto del diritto internazionale e della giustizia sono fondamentali per la pace e la convivenza, è inaccettabile che il governo degli Stati Uniti continui a ignorare la sentenza della Corte internazionale di giustizia (CIG) dell’Aia del 27 giugno 1986, che si è pronunciata a favore del Nicaragua. Questa campagna nasce dall’esigenza di rendere visibile questa ingiustizia e di esigere il rispetto di una sentenza che mira a restituire dignità e diritti al popolo nicaraguense.
Denunciamo il mancato rispetto da parte del governo degli Stati Uniti e chiediamo il rispetto della sentenza della Corte Internazionale di Giustizia, che obbliga il governo degli Stati Uniti a risarcire il Nicaragua per i danni causati dal finanziamento della controrivoluzione e dal suo intervento diretto nella guerra contro il popolo nicaraguense.
I fatti
Il 27 giugno 1986 la Corte internazionale di giustizia si pronunciò a favore del Nicaragua, ma gli Stati Uniti rifiutarono di rispettare la decisione della Corte, sostenendo di non avere giurisdizione sul caso. A seguito della decisione della Corte, gli Stati Uniti hanno ritirato la loro Dichiarazione sulla clausola facoltativa, che stabiliva l’accettazione della giurisdizione obbligatoria della Corte.
La Corte internazionale di giustizia ha stabilito che gli Stati Uniti hanno violato la sovranità del Nicaragua portando a termine atti di intervento armato e sostenendo i Contras che attaccavano il paese dall’Honduras e dalla Costa Rica.
La Corte ha concluso che gli Stati Uniti erano responsabili di illeciti internazionali, tra cui l’uso della forza e la violazione del divieto di intervento negli affari interni di un altro Stato.
La Corte internazionale di giustizia ha ordinato agli Stati Uniti di risarcire il paese centroamericano per i danni causati dalle sue azioni. Tuttavia, gli Stati Uniti non hanno rispettato questa parte della sentenza, sostenendo che la Corte non aveva giurisdizione sul caso.
Nel 1989, il danno economico causato dalla guerra di aggressione in Nicaragua fu stimato in 17 miliardi di dollari, a causa della distruzione delle infrastrutture (ponti, torri di trasmissione dell’elettricità, dighe, centri sanitari, centri educativi e impianti di produzione agricola, tra gli altri) e delle relative conseguenze economiche. Si stima che il numero delle vittime sia superiore a 38.000.
La sentenza ha ribadito i principi fondamentali del diritto internazionale, come il divieto dell’uso della forza e il rispetto della sovranità degli Stati.
Questa sentenza è significativa nella storia del diritto internazionale, poiché ha sottolineato l’importanza della sovranità nazionale e il divieto di ingerenza straniera negli affari interni di altri Paesi.
Il Nicaragua è da sempre impegnato nella campagna di rivendicazione permanente dei propri diritti.
Il popolo nicaraguense non ha mai dimenticato la vittoria di questa causa e il governo sandinista ha sempre chiesto pubblicamente il pagamento del debito al governo degli Stati Uniti.
Nel 2008, un anno dopo l’inizio di questa nuova fase rivoluzionaria, il presidente Daniel Ortega chiese al neoeletto presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il pagamento del debito multimilionario.
Il 28 luglio 2017, l’Assemblea Nazionale ha approvato la Legge per la Difesa del Patrimonio Nazionale, che impone a tutte le autorità competenti dello Stato nicaraguense di adottare le misure necessarie per conformarsi alla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) del 27 giugno 1986. I fondi derivanti dall’adempimento della sentenza saranno utilizzati per risarcire tutte le famiglie nicaraguensi colpite dal conflitto orchestrato e finanziato dagli Stati Uniti.
Nel 2023 è stato condotto un sondaggio di persona da M&R Consultores, da cui è emerso che il 77,8% della popolazione (8 su 10) ritiene che il governo nicaraguense dovrebbe riavviare il procedimento legale per esigere il pagamento e l’82,2% ritiene che gli Stati Uniti dovrebbero pagare il risarcimento.
Nello stesso anno, il comandante Daniel Ortega inviò una lettera al Segretario generale delle Nazioni Unite e, nuovamente nel 2024, tramite il suo Ministero degli Esteri, consegnò una lettera al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres il 10 aprile, «40° anniversario storico» della presentazione della richiesta, chiedendo il pagamento di un risarcimento.
Appello all’azione per la solidarietà internazionalista:
Gli Stati Uniti devono conformarsi alla sentenza della Corte internazionale di giustizia, poiché hanno la responsabilità morale, politica, economica e storica dei crimini commessi negli anni ’80.
Crediamo nell’importanza di rispettare le decisioni delle istituzioni internazionali.
Ci uniamo al popolo nicaraguense nella sua lotta per il riconoscimento dei propri diritti.
Invitiamo organizzazioni e singoli individui ad unirsi a noi in questa causa. Insieme possiamo far nostra questa denuncia e fare pressione affinché la sentenza venga applicata. Ogni firma, ogni voce, ogni azione contano. La nostra partecipazione è fondamentale per garantire che il governo degli Stati Uniti ascolti il grido di giustizia.
Yankee, il Nicaragua va rispettato!
Lunga vita a Sandino e lunga vita alla Rivoluzione Sandinista! Lottiamo insieme per difendere la sovranità e la dignità di questo popolo!
Lottiamo per un futuro in cui la giustizia prevalga!